La bachata nasce nella Repubblica Dominicana agli inizi del 900 ed era diffusa solo tra le classi sociali più povere che la ballavano per liberarsi dallo stress dei lavori forzati. Nell’ambiente borghese la bachata era spesso disprezzata poiché le canzoni trattavano argomenti tristi (da qui il nome “musica dell’amarezza”) e le movenze tipiche del ballo venivano interpretate come oscene o volgari. Infatti alle origini l’uomo e la donna restavano abbracciati dondolandosi ed effettuando un provocatorio movimento dell’anca al quarto battito musicale.
Per decenni la bachata rimase rimase un ballo delle classi sociali più basse, finché dagli anni 80 subì una rivalutazione grazie ad artisti e stazioni radiofoniche che ne aiutarono la diffusione. Nel frattempo altri compositori diedero vita ad uno stile più evoluto di bachata che ha preso il nome di neobachata. La definitiva consacrazione internazionale però è arrivata con la canzone Obsesion del Gruppo Aventura, grazie ai quali il ballo ha conosciuto una vasta diffusione al di là dei confini dell’America latina.
Oggi esistono due scuole di pensiero sull’interpretazione di questo ballo:la prima, dominicana, prevede una danza più fedele a quella delle origini con poche figure e quasi sempre sul posto; la seconda, europea, prevede una danza ricca di figure che rende il ballo molto più coreografico. To be continued ….
*i contenuti di questo articolo hanno carattere divulgativo ed informativo.
** i contenuti di questo articolo trovano ispirazione dall’esperienza didattica e professionale dell’autore unitamente ad una selezionata ricerca sitografica e bibliografica
Del M° Nicola Gelsomino