20 anni fa cominciava il nostro viaggio fatto di studio, conoscenze ed esperienze che resteranno impresse nella mente, ma soprattutto nel cuore. Nelle nostre valige sono chiusi anni di continuo studio con maestri ed artisti nazionali ed internazionali, sono chiusi metodologia e rinnovamento, sono chiusi sacrifici ma anche tante soddisfazioni. Ad oggi questo viaggio ancora non finisce poiché se si vuole crescere bisogna non fermarsi mai. Se guardiamo indietro a quel giorno non avremmo mai immaginato tutto ciò che abbiamo costruito…e non possiamo fare a meno di dire ancora una volta GRAZIE a tutti i maestri che hanno fatto sì che fossimo ciò che oggi siamo e a tutti gli allievi che hanno fatto in modo che la nostra passione non si sia mai affievolita e che sia ancora oggi un fuoco vivo.
Il merengue è il ballo che rappresenta la Repubblica Dominicana ma si deve andare indietro nel tempo, alla dominazione francese del territorio dominicano, per collocarne la nascita. Nel 1790 i francesi avevano circa 500.000 schiavi africani gestiti da 57.000 bianchi. Nel 1791 una parte degli schiavi reagì massacrando numerosi francesi, mentre altri fuggirono portando con sé gli schiavi. La Repubblica Dominicana rimase sotto il governo di Haiti fino al 1844 quando, dopo un intervento americano, la nazione fu nominata Santo Domingo e fu rappresentata da Rafael Tuijllo, eletto dal nuovo governo dominicano ma rivelatosi un brutale dittatore. Solo nel 1965,grazie ad un nuovo intervento degli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana è diventata una nazione democratica.
Proprio nel periodo della schiavitù nasce il Merengue, nome derivato dal dolce francese meringa poiché, come il dolce anche questa danza ha una natura soffice e leggera. Ci sono due storie che riguardano la nascita di questo ballo: la prima racconta che sia nato tra gli schiavi che coltivavano le piantagioni di zucchero e che, essendo legati tra loro, erano costretti a trascinare una gamba. La seconda racconta di un soldato che fu accolto dopo la rivolta degli schiavi in un villaggio e, essendo zoppo a seguito di una ferita di guerra alla gamba, gli abitanti durante il festeggiamento in suo onore, per rispetto, cominciarono a ballare zoppicando come lui.
Alle origini il Merengue era una danza di gruppo che si ballava in circolo, dove gli uomini e le donne si fronteggiano tenendosi per le mani. I movimenti erano caratterizzati solo da un tremito delle spalle e un rapido movimento dei piedi. Era molto influenzato dalla contraddanza europea e, questa influenza, si nota soprattutto nella musica che comincia con una parte strumentale lenta, poi una parte lirica più morbida per finire con un ritmo molto veloce. Dal Merengue originario di sono poi sviluppate altre tipologie del ballo come il Merengue Ballroom in cui tutti i passaggi sono su una sola battuta fissa e hanno il movimento “zoppicante” di cui si era parlato nelle origini. I ballerini hanno una coppia chiusa e le coreografie sono semplici e sviluppate girando in circolo su se stessi. Altro stile è il Club Merengue che mantiene le caratteristiche del Ballroom ma con movimenti più sensuali e poi c’è il Merengue Folk che è il più fedele al merengue tipico e di può ritrovare,oggi, nelle zone più rurali della Repubblica Dominicana. Per quanto riguarda la musica, il Merengue fu rivalutato durante la sua dittatura proprio da Rafael Turijllo che, negli anni 30, fece comporre in suo onore molti pezzi di merengue. Si ebbe così il diffondersi delle musiche tradizionali del Merengue che definirono la struttura del ritmo e le figure del ballo. Ma il vero rilancio ci fu negli anni ’80 quando la grande “Orquestra Merengue” suonò nuovi pezzi consacrando così il Merengue come degno concorrente della Salsa. Alla fine degli anni’ 90 furono incorporati nei pezzi di merengue sintetizzatori e tamburi elettronici, creando così un nuovo sound contemporaneo che, ancora oggi, rappresenta il vanto della Repubblica Dominicana ed affascina chi di avvicina a questa disciplina.
*i contenuti di questo articolo hanno carattere divulgativo ed informativo.
** i contenuti di questo articolo trovano ispirazione dall’esperienza didattica e professionale dell’autore unitamente ad una selezionata ricerca sitografica e bibliografica.
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Le origini delle Danze Caraibiche –
La Bomba e la Plena.
L’origine della “bomba” non è definita chiaramente ma gli esperti la riconducono circa al 1840 ed era molto popolare nell’isola di Portorico. Era una forma di ballo comandato nelle figure da un “bastonero” che, interagendo con il coro e i tamburi dava indicazioni ai ballerini. Per quanto riguarda la “plena” la teoria più popolare sulle due origini la vede nascere nel 1920 nella città di Ponce sulla costa di Portorico, con radici nella musica e nelle danze africane poi successivamente influenzate dalla tradizione degli spagnoli e del Marocco e dalla musica delle sale da ballo dell’Europa. La plena viene chiamata anche il “giornale cantato” poiché attraverso le canzoni venivano raccontati eventi politici, tradizioni, o semplici scandali dell’ultimo momento oppure erano semplici canti divertenti senza polemica ma pur sempre una importantissima espressione della comunità. Per le loro origini e alcune caratteristiche la bomba e la plena spesso vengono fuse nella “bombayplena” che tutti a Puertorico conoscono molto bene, ma nonostante ciò hanno comunque delle differenze ben marcate sia nella forma che nell’importanza della danza, nella struttura del verso e nel suo contenuto. Anche se nell’ultima parte del 20° secolo questo genere di musica è stato superato da generi più commerciali, negli anni 90 c’è stato un risveglio dello stile grazie a vari artisti tipo Plena Libre o artisti di salsa come Willie Colon che, registrando vari album, non solo reinterpretarono la tradizione di questo stile ma fecero sì che plena potesse rinascere e affermarsi come un importante patrimonio di musica e danza tradizionale .
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