GIOVEDI 09 SETTEMBRE Ore 19.30 5° Appuntamento Corso di formazione per il conseguimento all’abilitazione professionale IMWD – per la figura di Maestro di Ballo in Danze Caraibiche Livello : LICENTIATE ( Argento )
IMWD – ITALIAN MASTERS OF WORLD DANCE ( ENTE PROFESSIONALE DI CATEGORIA)
E’ associato con protocollo d’intesa con MSP ITALIA, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI.
Il corso di formazione intende formare e perfezionare figure Professionali specializzate in grado di operare nell’insegnamento delle DANZE CARAIBICHE e della KIZOMBA.
Attraverso una formazione che preceda le conoscenze specifiche e gli aspetti fondamentali adatti all’insegnamento della danza, e nello stesso tempo contribuisce ad arricchire il bagaglio tecnico/teorico necessario per il conseguimento della Qualifica Professionale di Istruttore/ Maestro
Qualsiasi tecnica di danza o ballo tradizionale rappresenta un flusso di conoscenza, una serie infinita di mosse, in costante evoluzione , da collezionare. La danza è alla base dei rapporti con gli altri e con l’ambiente…. un’arte vitale. Gli uomini non possono non ballare, se vogliono continuare a crescere.
A.s.d. Salsablancadancers
danzecaraibiche
Dei Maestri Nicola Gelsomino & Carmen D’Alessandro
In Angola, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, nasce un nuovo genere musicale e con esso un nuovo stile di danza meglio noto come Kizomba. Etimologicamente la parola deriva da Kizundo che in dialetto angolano significa ” festa ” ( probabilmente il termine è legato ai festeggiamenti relativi alla liberazione dalla schiavitù ).
La Kizomba è un ballo di coppia caratterizzato da un ritmo lento e romantico accompagnato da movimenti sensuali e sinuosi. È considerato il prodotto finale di numerose contaminazioni di generi musicali, tra cui Semba, Zouk e Tango Argentino. Subisce le influenze Caraibiche a causa della guerra civile ( 1975- 2002 ) e argentine poiché gli schiavi africani giunsero in Argentina verso la metà del 1800 condizionando stilisticamente la cultura musicale locale, motivo per cui la Kizomba spesso viene definita ” Tango Angolano ” ( dal latino tanguere ossia toccare). In realtà alcuni passi rievocano molto lo stile argentino del tango, ma la differenza è facilmente intuibile: mentre nel Tango i movimenti della parte inferiore del corpo sono prevalentemente circolari, nella Kizomba si evidenziano sia oscillazioni di antiversione e retroversione del bacino sia movimenti di torsione del busto effettuati controlateralmente alla torsione del bacino.
È una danza in cui il contatto tra dama e cavaliere avviene principalmente attraverso la parte superiore del corpo contrariamente al filone brasiliano dove il contatto avviene nella parte inferiore. I passi seguono la cadenza lenta del ritmo musicale manifestandosi in movimenti che possono essere classificati nei seguenti stili:
Passada: dama e cavaliere camminano insieme seguendo la medesima direzione;
Saida: dama e cavaliere sono distaccati e la donna cammina lateralmente al cavaliere;
Tarraxa: dama e cavaliere non si muovono lungo nessuna linea di ballo ma l’uomo tra una batida e l’altra, quindi durante la pausa musicale, marca la cadenza della musica con l’anca.
La Kizomba, quindi, è considerata il frutto della fusione di differenti influenze stilistiche. Si ritiene opportuno analizzare le principali: • Semba • Zouk • Coladeira • Colazouk • Maringa • Kabetula • Rebita
• Semba: Probabilmente il Semba è la danza più popolare in Angola. È una danza piuttosto sinuosa, progenitrice della samba brasiliana, dove dama e cavaliere si sfiorano attraverso ritmiche spinte di bacino. Tradizionalmente ballata in occasione speciali come nascite, matrimoni e festeggiamenti per la buona riuscita del raccolto. Questa danza si origina e si sviluppa a partire dal 17° secolo nelle zone costiere dell’Angola. Un’ ipotesi molto accreditata è che il Semba abbia dato i natali alla musica tradizionale brasiliana attraverso la tratta degli schiavi. Il Semba dopo la guerra d’indipendenza perse quella popolarità che, però, grazie ad artisti più contemporanei come Flores e Marvilha intenti a rievocare il vecchio stile, sta lentamente riacquistando. Gli strumenti più utilizzati nella musica semba sono le percussioni in particolare TALORAS e DILONGA.
• Zouk: Lo Zouk è un ballo che trova le sue origini nelle Antille francesi e subisce forti influenze stilistiche Caraibiche, africane ed europee ( soprattutto francesi). I ritmi caraibici e haitiani sono rievocati dall’ utilizzato di strumenti a percussione tipici come il TAMBOUK ( tamburo di piccole dimensioni), il TIBOIS ( strumento cilindrico cavo di medie dimensioni) e il GWOKA ( tamburo di grandi dimensioni). Questa danza è caratterizzata dal pronunciato movimento oscillatorio dell’ anca che avviene in sincronia tra i due ballerini. Come in ogni genere, la coreografia può essere eseguita in maniera veloce oppure lenta ( in tal caso è stato coniato il termine ZOUKLOVE spesso interpretato sulla falsa riga del Merengue). In epoca più contemporanea lo zouk è stato contaminato a sua volta da diversi generi uno dei quali è la LAMBADA.
• Coladeira: La Coladeira è una danza di coppia di origine capoverdiana caratterizzata da evidenti oscillazione del corpo unitamente ad oscillazioni delle spalle e movimenti laterali dei piedi i cui passi permettono di caricare e scaricare alternativamente il peso del corpo. Negli anni ’70 subisce influenze di RUMBA, SALSA e CUMBIA a causa delle relazioni politiche connesse al socialismo; negli anni ’80 segue la contaminazione angolana, haitiana e delle Antille Francesi. Gli strumenti più utilizzati sono il VIOLAO ( chitarra ), REBACA ( violino), TROMBA, CLARINETTO e vari strumenti a PERCUSSIONE. A partire dagli anni ’80 fu introdotta la STRUMENTAZIONE ELETTRONICA che favori l’evoluzione della Coladeira.
• Colazouk: È il prodotto della reciproca influenza di ZOUK e COLADEIRA. Una fusione che nasce e si sviluppa a Capo Verde e che a partita dagli anni ’70-’80 assumerà un ritmo più lento convertendosi in ZOUKLOVE e successivamente KIZOMBA la quale si presenterà al mondo della danza con uno stile romantico e un ritmo lento imbevuto della tradizionale musica capoverdiana.
• Maringa: La Maringa, conosciuta anche come ” musica del vino di palma ” poiché era tradizione bere vino di palma durante le serate danzanti organizzate ai pianobar in Sierra Leone. È anch’essa una danza nata dal connubio tra la cultura caraibica e congolese. Si tratta di un genere musicale che a macchia d’olio si espande nel tempo in tutta Europa. È caratterizzata da ritmi tipicamente latino americani che rimandano alla rumba, al merengue, bolero, cha-cha e pachanga. Può essere quindi considerata come una fusione tra il suono della chitarra dei marinai portoghesi ed il CALIPSO CARAIBICO ( genere musicale folkloristico proprio della cultura afro- americana nato a Trinidad all ‘ inizio del 1900 ).
• Kabetula: Kabetula e Kazukuta sono altre due danze popolari angolane. La prima è una danza veloce che arricchita da salti acrobatici, mentre la seconda è una danza che presenta un ritmo più lento caratterizzato da una grossolana e primitiva oscillazione delle braccia.
• Rebita: La Rebita è una danza che si origina nella metà del 18° secolo e che diviene molto popolare in Angola negli anni ’30 soprattutto nelle aree suburbana della capitale ( note con il me di MUSSEQUES ). LA Rebita si danza formando un largo cerchio costituito da coppie di ballerini. Gli abiti utilizzati sono molto caratteristici: gli uomini indossano un abito con cravatta annessa e le donne vestivano con elaborati BESSANGANAS ossia una tipica veste femminile angolana. Le donne che provenivano dal centro urbano si distinguevano poiché indossavano anche colorate e decorate stoffe avvolte sul capo. È una danza molto simile all’ UMBIGADA ( che nel dialetto degli schiavi angolani e congolesi significava ombelico ) precursore del SEMBA basato sul comune movimento della parte superiore dell’addome ( stomaco).
*i contenuti di questo articolo hanno carattere divulgativo ed informativo.
** i contenuti di questo articolo trovano ispirazione dall’esperienza didattica e professionale dell’autore unitamente ad una selezionata ricerca sitografica e bibliografica.
Si dice che “la salsa è nata nel barrio latino di NY da madre cubana e padre portoricano”, ma vediamo perché. Negli anni 30 vide la luce uno stile musicale, il mambo “moderno” che in un primo momento non venne considerato come un nuovo ritmo ma un sottoprodotto del danzon. Solo negli anni 40,dopo la guerra, con la nascita di nuove orchestre afrocubane formate da musicisti latini e jazzisti americani, in cui furono introdotte le congas, si ebbe l’esplosione del mambo e, grazie ai grandi artisti quali Tito Puente, Tito Rodriguez, Machito e Dizzy Gillespie, che arrichirono i loro arrangiamenti con i ritmi cubani, NY divenne il centro della nascita del jazz afrocubano.
Alla fine degli anni 50, a causa della crisi economica poche “grandi band” che nei precedenti anni avevano spopolato rimasero vive ma, nonostante questo, le forme principali della musica cubana continuarono ad andare avanti grazie a giovani musicisti indipendenti. In questi anni un altro avvenimento aiutò molto il progresso della musica cubana : la rinascita del famosissimo Palladium che divenne uno dei templi della musica latina. Vi suonarono grandi nomi tra cui ricordiamo Perez Prado, Tito Rodriguez e Tito Puente portoricano nativo del barrio di NY, e si esibirono ballerini che spesso venivano dalla strada ma avevano una grande creatività, come il duo formato da Anibal Vasquez e Joe Centeno che nel loro mambo fusero swing e tip tap creando lunghi shine chiamati così in riferimento alle scarpe luccicanti dei ballerini.
E, proprio al Palladium, nacquero le prime leggende del ballo latino, in una magica atmosfera in cui c’era un entusiasmo contagioso, una particolare cura nei look dei ballerini che a volte lanciavano vere e proprie mode. Con il tempo però il locale perse la sua importanza perché il pubblico si diresse verso altri luoghi e nel 1964 chiuse, dandovia libera ai piccoli locali di diffondersi. Nel frattempo, nel barrio latino di NY, si cercava una nuova musica che unisse le origini cubane con la sonorità delle nuove generazioni e si diffuse un nuovo tipo di ballo, la Pachanga, che negli anni 60 fece impazzire NY per il suo ritmo frizzante. Anche un altro genere musicale nacque a NY tra l’incontro del cha cha cha e del rock and roll: il Boogaloo.
La musica latina tradizionale non era più quella semplice del vecchio mondo, ma fu influenzata dall’energia di NY :tempi più veloci, maggior importanza dei fiati e testi che raccontavano il crimine e la povertà dei quartieri degradati. Con queste trasformazioni si arriva agli inizi degli anni 70 quando la musica del quartiere latino di NY non era più musica x divertire ma per raccontare. Nel 1971 nacque la Fania All Star che, con il concerto al Cheetah, contribuì alla diffusione di questo nuovo movimento chiamato salsa, promuovendo i suoi artisti fuori e dentro il mercato americano. Alla fine degli anni 70 Jerry Masucci decise di vendere l’etichetta Fania ad una società sudamericana e vari musicisti di allontanarono dai ritmi della salsa per sperimentare nuove strade musicali. Agli inizi degli anni 80 sembrava che NY fosse ormai finita come capitale della salsa ma, negli anni 90, i produttori e i musicisti cominciarono a guardare di nuovo alle radici della salsa classica riportando nuova luce nella crisi ed un esempio chiaro fu Marc Anthony che passò dal latin house al pop basato sulla salsa con forti elementi afro cubani riportando in musica la complessità ritmica della salsa anni 70.
Da quel momento si è avuta una continua evoluzione che ha l’apice alla fine degli anni 90 con il pop latino (vedi Ricky Martin) e gruppi veterani (vedi Buena Vista Social Club) che ebbero enorme successo negli USA .
*i contenuti di questo articolo hanno carattere divulgativo ed informativo.
** i contenuti di questo articolo trovano ispirazione dall’esperienza didattica e professionale dell’autore unitamente ad una selezionata ricerca sitografica e bibliografica.
Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione per l’insegnamento delle DANZE CARAIBICHE tenuto dal M° Nicola Gelsomino al termine del quale ci sarà l’opportunità, a seguito di una selezione, DI ENTRARE A FAR PARTE COME INSEGNANTE NEL CIRCUITO DELLE PALESTRE ” Royal Wellnes Village ” .
Il corso di formazione è rivolto a coloro che studiano da minimo 3 anni ed intende formare e perfezionare figure Professionali specializzate in grado di operare nell’insegnamento.
Location : ROYAL wellnes village
Via Selva , Pomigliano D’Arco ( NA )
Info line 📞 340 5588064
📧 gelsominosalsa@gmail.com